iMac 5K Late 2015, un monitor pieno di pixels...



Luglio 2015

Ho appena acquistato un iMac 5k late 2015 e volevo condividere con voi questa esperienza.

Il nuovo iMac monta un nuovo pannello 5K con risoluzione 5120x2880 a gamut esteso, denominato Apple P3. Chiariamo subito che questo monitor non ha pretese pro, per quello ci sono i vari Eizo, Lacie, ecc. il suo utilizzo è generico ed amatoriale con una spiccata tendenza per i fruitori di contenuti in 4K e fotografie ad alta risoluzione, quindi è indirizzato anche ai fotoamatori evoluti che vogliono godersi al meglio i loro scatti digitali e che non disdegnano post produrre i raw sfornati dai loro gioielli tecnologici al meglio. Il gamut di questo pannello va molto oltre lo spazio sRGB, è quindi un deciso passo avanti rispetto al precedente 5k, non copre lo spazio Adobe, è semplicemente diverso. Ad esempio ha un estensione maggiore sui colori rossi, arancio, giallo, verde e magenta, perde un pò rispetto ad adobe sui colori azzurro e blu.

Nel grafico la linea gialla rappresenta Adobe rgb, la rossa il DCI P3 dell'iMac e la nera sRGB.

Nella comparativa sottostante è chiaramente visibile come lo spazio P3 non sia sovrapponibile all'Adobe RGB, ma di pari estensione e come superi ampiamente lo spazio sRGB.


Finalmente in OSX El Capitan anche i 10 bit colore funzionano, l'iMac se collegato ad un monitor esterno e con applicazioni che lo supportano, sfodera i 10 bit colore! Questo è incredibile dato che fino ad ieri ci volevano costosissime schede video pro, tipo le Quadro o le FirePro, per attivare i 10 bit, oltre a un SO che li supporti e, ovviamente, SW grafici che siano in grado di lavorare a 10 bit, come PS.

Anche se non era scontato, i 10 bit colore sono attivi anche sul monitor dell'iMac, in PS se aprite il file 10 bit test RAMP.psd http://www.wazer.eu/wp-content/uploads/2014/09/test-10-bit.zip (grazie Wazer ;=) le sfumature di grigio appariranno senza bande verticali e scalettature che invece vedrete se disattivate i 30 bit (in PS pannello preferenze, prestazioni, settaggi avanzati del processore grafico, spunta su casella 30 bit).

Per saperne di più andate nel sito dell'amico Wazer http://www.wazer.eu/10-bit/


Dal punto di vista dei riflessi è stato fatto un miglioramento rispetto ai precedenti iMac. Ora il vetro disturba decisamente meno.

Con il profilo di fabbrica (iMac) il contrasto è piuttosto elevato, i colori saturi e le ombre decise. calibrandolo le cose si aggiustano, si perde un poco dell'effetto 'wow' ma si guadagna in coerenza e lettura delle ombre.

Da qualsiasi parte lo si guardi, questo monitor da 27" è uno spettacolo per gli occhi, le fotografie acquistano profondità e realismo, la definizione, sui file della mia 6D, è pazzesca e si scorgono particolari minuti senza l'ausilio di zoom. Anche con il naso appiccicato allo schermo non si notano granulosità e, soprattutto, non si vedono i pixel, questo retina è molto simile ad una buona stampa!!

Se utilizzate l'i1display pro e il sw xrite i1profiler, selezionate in tecnologia display 'GB-LED', questo iMac infatti non ha i led bianchi ma quelli denominati RG Phosphor / GB-LED, che garantiscono appunto una maggiore estensione del gamut. Se utilizzate DispcalGUI e Argyll potete seguire questa mia guida Calibrazione e profilazione monitor che rimane ancora valida.

Come altri parametri ho selezionato versione profilo ICC V2, punto di nero originale, gamma 2.2, 120 cd/m2 per la luminanza, adattamento cromatico Bradford e profilo a matrice.

Il profilo risultante ha un dE medio molto basso, inferiore a 1, applicandolo le ombre si aprono il giusto e il contrasto viene un pò limato. Se stampate o fate foto ritocco vi consiglio di profilare.

La prova dell'uniformità è buona, un errore elevato nell'angolo in basso a sinistra, ma onestamente ad occhio e su sfondi completamente neri o bianchi non si nota nulla, idem per quanto riguarda il glow, che si mantiene su livelli accettabili e assolutamente ininfluenti nell'utilizzo normale. Anche su sfondi bianchi sparati non si notano vignettature.

Una cosa che può lasciare perplessi è lo zoom 1:1 nelle applicazioni Adobe (LR e PS), il retina infatti utilizza matrici di 2x2 pixels per farne 1 virtuale, in applicazioni basate sui pixel come PS lo zoom 1:1 significa che 1 pixel sullo schermo equivale a 1 pixel dell'immagine, ma ovviamente nel retina questo è vero al... 50% quindi zoomando al 100% in realtà è come se stessi zoomando al 50%, per avere un legame con uno schermo non retina è quindi necessario fare uno zoom 2:1 (200%). 

Circolano molte leggende metropolitane in rete sugli schermi HiDPI, pertanto attenzione nel valutare come difetti quelle che sono invece caratteristiche e, soprattutto, assicuratevi che i sw e sistemi operativi supportino tale modalità. Ad esempio sul Mac, se aprite la medesima immagine in Anteprima o un browser e fate lo zoom al 100% e poi affiancate la medesima immagine in PS al 100% la vedrete più piccola. Poco importa dato che su questo monitor le immagini appaiono nitide oltre misura, quindi occhio che la valutazione dello sharpening potrebbe essere sotto stimata, come pure quella del rumore di luminanza. Fate delle prove utilizzando un altro monitor per vedere se state operando correttamente.

Se questo vi infastidisce c'è una soluzione, andate nella cartella applicazioni, selezionate l'icona di PS e aprite con il tasto destro il menù contestuale, scegliete informazioni (uppure CMD+I) e nel tab che si apre spuntate 'apri a bassa risoluzione'. Aprite PS e il comando zoom al 100% funzionerà come 1:1, inoltre così facendo si possono risolvere piccoli lag o difetti di visualizzazione che PS può presentare a causa di una non perfetta integrazione con gli schermi HiDPI. 

Difetti? Uno solo, quando ritornate ad operare su monitor non retina.... vi viene da piangere e i vostri occhi sbarellano ;=)

Il mio vecchio iMac 24" a 1920x1200 aveva una densità di 94 ppi, mentre questo 27" è balzato a 218 ppi! Considerate che l'iPhone 6 da 5,5" con uno schermo che guardate da pochi cm ne ha 400. All'aumentare della densità dei pixels aumenta la sensazione di nitidezza e si attenua la pixellatura. I font appaiono incredibilmente nitidi e privi delle caratteristiche sbavature e fringing. Quindi anche in lettura il monitor è meno stancante in quanto l'occhio non deve continuamente tentare di mettere a fuoco ciò che a fuoco non è.

Portato agli estremi il confronto è questo:


parlando di icone ed elementi grafici del desktop, la visione è ovviamente un piacere per gli occhi. Facendo una macro allo schermo la differenza è mostruosa:



Del resto anche l'area di utilizzo diviene una piazza d'armi, qui a confronto con le precedenti generazioni:


Il rovescio della medaglia è che oltre 14 milioni di pixels da muovere sono una bella prova di forza per ogni scheda grafica, ad oggi l'ottimizzazione di OSX per gli schermi HiDPI si può dire completa e sul mio iMac con una AMD Radeon R9 M390 non noto lag particolari che invece erano avvertibili sui primi 5K.

Sull'eleganza delle forme non si discute, a mio parere questo iMac è forse il più bello della serie e resta una spanna sopra a tutti gli all in one presenti sul mercato.


Il minimalismo di Apple è qui espresso nella sua forma più pura, l'insieme può piacere o meno ma non passa di certo inosservato e rimane, cosa non da poco, un oggetto gradevolissimo da vedere ed esporre in qualsiasi ambiente senza che le mogli abbiano nulla da ridire.... ;)) 



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